Bonus ristrutturazione 2025: tutte le anticipazioni

Donna al computer cerca informazioni sul bonus ristrutturazioni
Stai ristrutturando la tua casa? Per i lavori eseguiti e saldati entro fine anno puoi usufruire del Bonus ristrutturazioni. Il panorama delle agevolazioni fiscali 2025 potrebbe invece essere modificato dal primo gennaio o essere rimodulato in funzione della direttiva europea Case Green.
Punti chiave
 1. Bonus ristrutturazione: come funziona

Il Bonus ristrutturazione permette di recuperare parte degli importi per i lavori di ristrutturazione della tua casa. L’attuale bonus 2024 prevede il recupero del 50% delle spese ed è in scadenza il 31 dicembre 2024. Significa che tutti i lavori che verranno pagati entro la fine dell’anno potranno usufruire del regime attuale di agevolazione.

 2. Cosa succede se scade il Bonus ristrutturazione 2024?

Alla scadenza del bonus, gli incentivi potrebbero venire ridotti o comunque modificati. Se stai facendo dei lavori ti consiglio di verificare tutte le opere che sono ammesse al bonus in modo da poterle saldare prima di fine anno. Il disegno di legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri (16 ottobre 2024) prevede che il Bonus ristrutturazioni 2025 sia mantenuto al 50% ma solo per lavori alle “prime case”.

 3. Ecobonus 2025, Bonus mobili e Bonus verde

Cosa è previsto nel 2025 per gli altri bonus edilizi? Per ora sembra che il Bonus mobili venga rinnovato mentre il Bonus verde potrebbe scomparire. L’Ecobonus potrebbe invece venire rivisto in funzione della direttiva europea Case Green.

Cos'è il Bonus ristrutturazione e quali vantaggi offre

Il Bonus ristrutturazione, noto anche come Bonus casa, è un’agevolazione fiscale che ti permette di migliorare la tua casa, eseguendo degli interventi edilizi.

Nelle singole unità immobiliari (case singole, appartamenti, villette e così via) sono agevolabili gli interventi di:

  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia.

Nel caso di lavori condominiali sono ammesse anche le opere di manutenzione ordinaria.

È importante che i lavori riguardino edifici residenziali esistenti, in quanto le nuove costruzioni non rientrano nel bonus. Allo stesso modo non sono agevolabili gli ampliamenti volumetrici se costituiscono una “nuova costruzione”.

Come funziona il Bonus ristrutturazioni

Questa detrazione fiscale è rivolta a tutte le persone soggette all’imposizione IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) e ai condomini.

Come funziona, concretamente? Dovrai inizialmente sostenere la spesa per la tua ristrutturazione e una parte del costo ti verrà rimborsato dallo Stato, in 10 rate annuali di uguale importo, sotto forma di minori tasse o sul primo stipendio o pensione dopo la dichiarazione dei redditi (in funzione della tua capienza fiscale).

I pensionati, gli stipendiati, i professionisti o chi produce reddito in Italia ed è soggetto alla dichiarazione dei redditi IRPEF dovrà quindi verificare con il suo CAF o commercialista se ha capienza fiscale per recuperare il rimborso.

Per essere beneficiari del bonus è necessario sostenere la spesa ed essere proprietari o titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile (uso, usufrutto, abitazione). Per esempio se due proprietari di un appartamento pagano insieme i lavori al 50%, le detrazioni verranno suddivise tra i due.

Prima di avviare i lavori ti consiglio di verificare con l’aiuto di un tecnico abilitato (ingegnere, geometra, architetto o perito iscritto ad un albo professionale) la conformità della tua abitazione alle normative edilizie vigenti.

Tipologie di interventi ammessi

Possono essere agevolati interventi relativi alle singole unità immobiliari o condomini relativi a ristrutturazioni, manutenzioni straordinarie e restauri conservativi. Nel caso di lavori condominiali sono ammesse anche le manutenzioni ordinarie.

Appartengono a queste tipologie diverse lavorazioni come per esempio:

  • la sostituzione infissi con modifiche di materiale/tipologia (manutenzione straordinaria)
  • realizzazione di una mansarda (ristrutturazione)
  • rifacimento bagni per migliorare la salubrità (ristrutturazione o restauro conservativo)
  • isolamenti per ridurre i consumi energetici (manutenzione straordinaria)
  • modifica facciata (ristrutturazione)
  • l’apertura di nuove finestre (ristrutturazione o restauro conservativo).

L’obiettivo è quello di riqualificare le condizioni di molti edifici in degrado nel nostro Paese.

Un esempio? Vuoi ristrutturare il tuo bagno, migliorare le condizioni igienico-sanitarie aggiungendo una nuova finestra e rinnovare contemporaneamente gli impianti che si stanno deteriorando? Puoi approfittare di questa opportunità.

Consulta l’elenco contenuto nella guida dell’Agenzie delle Entrate¹: troverai indicati tutti i requisiti necessari e la lista completa degli interventi ammessi in questo bonus casa.

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Le possibili modifiche del Bonus ristrutturazione dal 2025

Come cambieranno i bonus edilizi nel 2025? Il Bonus ristrutturazione potrebbe subire alcune modifiche significative:

  • Riduzione delle percentuali di detrazione

Si prevede una diminuzione della detrazione fiscale, che potrebbe passare dal 50% al 36%.

Verranno esclusi da questa modifica gli interventi sulle “prime case”, se il disegno di Legge di Bilancio verrà confermato.

  • Nuove condizioni per l’accesso

Potrebbero essere introdotti requisiti più stringenti per beneficiare del bonus, riguardanti per esempio la tipologia di lavori, l'efficienza energetica o l'accesso per le seconde case.

Verifica gli aggiornamenti delle prossime settimane, per eventuali conferme o modifiche.

Quando scade il bonus 50% per le ristrutturazioni?

L’attuale Bonus ristrutturazioni al 50% scade il 31 dicembre 2024.

Se stai ristrutturando la tua casa o hai in programma di avviare dei lavori di ristrutturazione, entro fine anno quindi dovrai completare i lavori ed effettuare tutti i pagamenti con bonifico parlante.

Per i lavori di ristrutturazione che verranno effettuati e saldati nel 2025, la Manovra di metà ottobre prevede per il Bonus ristrutturazioni la stessa percentuale del 50% anche per il prossimo anno, ma solo per le prime case. Per le seconde case la percentuale prevista scende al 36%. La Manovra deve passare alle Camere e può subire modifiche. Il rischio è che si possa usufruire di un’aliquota ridotta anche per le prime case, poiché questo incentivo potrebbe tornare ad essere attivo in regime ordinario del 36%.

Quali sono le conseguenze se non completo l’intervento agevolabile entro la fine del 2024?

La ristrutturazione procederà come pianificato. Tuttavia, tutti i pagamenti effettuati nel 2025 saranno detraibili secondo le novità previste dal Governo per il prossimo anno. Il Bonus potrebbe tornare al regime ordinario, con una riduzione del beneficio dal 50% al 36% oppure, come sembra, rimanere al 50% ma solamente per la prima casa.

Ti ricordo di effettuare il bonifico parlante secondo l’art. 16 bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) entro il 31 dicembre 2024. Per non rischiare di perdere l’attuale agevolazione del 50%, ti consiglio di fare un check sulle opere realizzate. Saldare l’impresa o l’artigiano entro la fine dell’anno ti metterà al riparo da eventuali cambiamenti futuri.

Bonus ristrutturazione nel 2025: quali differenze rispetto al 2024?

Ad oggi, non possiamo prevedere con certezza cosa ci riserverà la prossima Legge di Bilancio 2025. Ogni giorno la materia è discussa e rivista per la presentazione alle Camere.

Quanto sarà, dunque, l’incentivo del bonus ristrutturazione nel 2025? Ad oggi, è prevista una proroga per le “prime case” che ti permetterà di rinnovare la tua prima casa usufruendo della detrazione fiscale per la ristrutturazione con le stesse condizioni del 2024. Questa agevolazione è riservata solo ai proprietari o nudi proprietari che risiedono nell’abitazione principale, escludendo i titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile (uso, usufrutto, abitazione).

È importante notare che, a partire dal 1 gennaio 2025, per le seconde case il Bonus ristrutturazioni subirà invece una variazione dell'aliquota di detrazione che passerà dall’attuale 50% al 36%, con criteri di accesso diversi rispetto a quelli attuali.

Importante ricordare che questa è una bozza di Manovra e con buona probabilità ci saranno ancora molte modifiche nelle prossime settimane, prima di arrivare alla versione definitiva probabilmente entro il 31/12/2024.

Una mansarda in cui la luce accarezza la bellezzaLeggi ora

Altri bonus edilizi in scadenza o in cambiamento dal 2025

Oltre al Bonus ristrutturazioni, ci sono altri incentivi che stanno per cambiare o che potrebbero scomparire nel 2025.

Bonus mobili prorogato nel 2025?

Si sta discutendo sulla possibilità di prorogare il Bonus mobili, che è utilizzato da chi ha fatto un intervento agevolabile con il Bonus ristrutturazione.

Il Bonus mobili prevede la possibilità di beneficiare di una detrazione del 50% su un importo massimo di 5000 euro per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici per la casa ristrutturata.

Fine del Bonus verde

Sembra invece che non verrà rinnovato nel 2025 il Bonus verde. Solo fino a fine 2024 questo bonus offre la possibilità di detrarre le spese per mantenere e rinnovare il tuo giardino. Incentiva infatti attività come:

  • costruzione di impianti di irrigazione
  • recinzioni
  • sistemazioni a verde di aree scoperte.

con una detrazione del 36% e con spesa massima di 5000 euro.

Ecobonus e Sismabonus nel 2025

Tra gli incentivi attivi che decadranno al 31 dicembre 2024 abbiamo anche l’Ecobonus e il Sismabonus, due strumenti fondamentali per chi desidera migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza sismica delle proprie abitazioni.

Questi due bonus edilizi sono riservati sia a soggetti IRPEF (persone fisiche, privati) che IRES (società).

L’Ecobonus è una detrazione a largo spettro per la riqualificazione energetica e spazia dalla sostituzione dei serramenti, all’installazione di schermature solari, permette di migliorare le caldaie e accumulare energia con i pannelli solari.

La detrazione prevista per il Sismabonus, invece, verte sulla possibilità di sostenere le spese per ridurre il rischio sismico e mettere in sicurezza gli edifici.

Nonostante il Governo stia riformulando le agevolazioni, c’è ancora incertezza su come si presenteranno l’Ecobonus 2025 e il Sismabonus. È possibile che vengano introdotte nuove limitazioni, ad esempio restringendo l’accesso solo alle prime case o in funzione del nucleo familiare oppure potrebbero esserci modifiche alle aliquote, che renderebbero questi incentivi meno vantaggiosi.

Non possiamo nemmeno escludere che, in alcune circostanze, possano scomparire completamente.

Prospettive future per i bonus edilizi e le detrazioni fiscali

Per concludere, quali bonus ci saranno nel 2025? Il Governo sta lavorando a diverse ipotesi per i Bonus edilizi nel 2025 e una delle possibilità è che si riducano le detrazioni fiscali.

Tra le varie soluzioni incentivanti allo studio del Governo, la futura normativa dovrebbe supportare le famiglie che possiedono edifici energivori, per supportare interventi che aumentino il comfort e ottimizzino l’uso dell’energia.

Se stai pensando di ridurre i consumi energetici, avere una casa più calda in inverno e più fresca in estate, la sostituzione delle tue vecchie finestre per tetti con nuove finestre VELUX più performanti, complete di tende esterne parasole e tapparelle, è una delle attività più rapide e semplici: approfitta dell’Ecobonus fino a fine 2024 e scopri tutte le novità sui Bonus casa 2025 nella sezione Detrazioni fiscali del Magazine VELUX.

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Autrice dell’articolo:

Architetta libera professionista, Edy Castagna si occupa di progettazione con un'attenzione particolare al contenimento dei consumi e al benessere abitativo.

Le sue parole chiave sono: risparmio energetico, luce naturale e comfort. Dopo aver iniziato il percorso universitario in Giurisprudenza, si è laureata in Architettura allo IUAV di Venezia e ha trovato in VELUX il contesto ideale per ampliare le sue competenze in ambito illuminotecnico e di regolamentazione edilizia. Per VELUX è anche formatrice in materia di normative e incentivi fiscali.

Autore

Edy Castagna

Data di pubblicazione

ott 24, 2024

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