Bonus mobili 2025: guida completa alle detrazioni e alle novità

6 min di lettura
cucina moderna dal soffitto alto, illuminata da grande finestra per tetti, una giovane donna sta cucinando e due bambini giocano su un soppalco giocano
Il Bonus mobili 2025 è una detrazione fiscale che rende più conveniente l’acquisto di nuovi mobili ed elettrodomestici per una casa in fase di ristrutturazione. È uno tra i pochi incentivi che non ha subito rimodulazioni rispetto agli anni scorsi.
Punti chiave
1. Chi può accedere al Bonus mobili?

Il Bonus mobili è una vantaggiosa detrazione destinata a chiunque in Italia possieda un immobile e svolga lavori di ristrutturazione: consente di recuperare la metà delle spese di arredamento ed elettrodomestici. La modalità di erogazione non cambia rispetto agli anni scorsi: si tratta di una detrazione fiscale sulle imposte che ti verrà corrisposta in 10 rate annuali di pari importo.

2. Quanto si può detrarre?

Il Bonus mobili storicamente ha avuto vari massimali di spesa, nel 2025 la massima spesa detraibile è di 5.000 euro e resta immutata la percentuale di detrazione del 50%.

3. Cosa si può acquistare con il Bonus mobili

Il Bonus mobili consente di detrarre i mobili e di grandi elettrodomestici purché siano destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, sono richieste delle prestazioni energetiche minime.

Come funziona il Bonus mobili 2025

Se vuoi sfruttare il Bonus mobili 2025¹, ecco come funziona: la detrazione Irpef del 50% è prevista sia per spese sui nuovi mobili che per gli elettrodomestici ad alta efficienza. Non è una detrazione a sé stante: è legata a interventi di ristrutturazione edilizia a loro volta detraibili con il Bonus ristrutturazioni, come previsto dall’art. 16 D.L. 63/2013 e successive modifiche (confermate dalla Legge di Bilancio 2025).

Stai ristrutturando la tua mansarda? Oltre a renderla più bella e luminosa grazie alle finestre per tetti VELUX, con il Bonus mobili hai un incentivo per renderla confortevole con nuovi mobili ed elettrodomestici.

Quali mobili rientrano nella detrazione del 50%?

Per quanto riguarda l’arredamento, sono detraibili solo mobili nuovi come letti, armadi, cassettiere, cucine, tavoli, sedie, divani, materassi. Sono detraibili anche gli apparecchi di illuminazione, ma solo se costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile ristrutturato.

Non rientrano tra gli acquisti agevolabili: porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), complementi d’arredo come tende e tendaggi e così via.

Rientrano nella detrazione anche le spese di trasporto e di montaggio per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Sono detraibili anche grandi elettrodomestici nuovi, purché dotati di etichetta energetica non inferiore a:

  • classe A per i forni
  • classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie
  • classe F per i frigoriferi e i congelatori.

Questa regola vale solo per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Anche i lavori di ristrutturazione sulle parti comuni di un condominio consentono ai singoli condòmini di beneficiare del Bonus mobili, ma questa agevolazione si applica solo alle spese per l’acquisto di arredi destinati alle aree comuni, come ad esempio le guardiole o l’alloggio del portiere. Non è invece possibile detrarre le spese relative a mobili e grandi elettrodomestici acquistati per le singole unità immobiliari private di ciascun condòmino.

Come effettuare il pagamento e quali documenti conservare

Come previsto per tutti gli incentivi statali, anche per usufruire del Bonus mobili, i pagamenti devono essere fatti solo ed esclusivamente con bonifico bancario o postale “parlante” (appositamente predisposto per le spese detraibili), oppure con carta di credito o di debito. Non sono detraibili pagamenti in contanti, assegni o finanziamenti non tracciabili. Puoi usufruire del Bonus anche se acquisti i beni con un finanziamento a rate.

Quali sono i documenti da conservare?

  • le fatture di acquisto, che devono indicare chiaramente la natura, la qualità e la quantità dei mobili ed elettrodomestici acquistati
  • le ricevute di pagamento tracciabile (bonifico bancario o postale parlante con causale specifica per bonus ristrutturazioni)
  • i pagamenti con carta di credito o debito (bancomat) e relative ricevute della transazione (scontrino POS)
  • la documentazione della ristrutturazione edilizia: è obbligatorio che il Bonus mobili sia collegato a una ristrutturazione edilizia già avviata. Di essa devi conservare il Permesso di costruire, CILA, SCIA o un’altra pratica edilizia abilitativa e la comunicazione all’Enea, se necessaria
  • le fatture e i pagamenti dei lavori di ristrutturazione
  • la documentazione catastale: l’atto di proprietà o un altro titolo idoneo a dimostrare il possesso o la detenzione dell’immobile la dichiarazione dei redditi dove viene indicata la richiesta della detrazione per il Bonus mobili.

Se stai ristrutturando la mansarda, grazie al Bonus mobili puoi recuperare parte della spesa per l’acquisto della tua nuova cucina.

Quali sono i requisiti per ottenere il Bonus mobili

Il Bonus mobili, come abbiamo già evidenziato, è legato allo svolgimento di lavori edili per i quali hai richiesto il Bonus ristrutturazione.

Il Bonus ristrutturazione² è previsto per lavori di:

  • manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia per le case singole
  • per i condomini: tutti i lavori precedenti ed anche la manutenzione ordinaria per quanto riguarda i lavori sulle parti comuni (ad esempio la tinteggiatura esterna).

La data di inizio lavori di ristrutturazione deve essere precedente alla data di acquisto dei mobili, ma non è necessario che il restauro sia già concluso.

Il Bonus mobili spetta solo a chi effettivamente sostiene la spesa per la ristrutturazione e per l’acquisto dei mobili.
Per ottenere il Bonus mobili devi essere proprietario, nudo proprietario, usufruttuario, affittuario, comodatario, o titolare di un altro diritto reale sull’immobile.

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Bonus mobili 2025 senza ristrutturazione: è possibile?

Il Bonus mobili è direttamente collegato al Bonus ristrutturazioni, quindi non puoi ottenerlo senza fare alcuna ristrutturazione.
Come abbiamo già accennato nei paragrafi precedenti, il Bonus ristrutturazioni incentiva lavori di restauro, risanamento e di manutenzione straordinaria (o ordinaria per le parti comuni dei condomini). Questo incentivo ha una spesa massima detraibile di 96.000 euro ma dal 2025 sono cambiate le percentuali di detrazione: restano al 50% solo per la casa principale, dove hai la residenza, per i lavori di ristrutturazione nelle seconde case la percentuale di detrazione scende al 36%.

Anche questa detrazione richiede pagamenti tracciabili e viene erogata sotto forma di detrazione Irpef in 10 rate annuali di pari importo. Rispetto alla maggior parte degli altri incentivi sui lavori in casa del 2025, il Bonus mobili non fa alcuna distinzione tra prime e seconde case, mantenendo la stessa percentuale di detrazione del 50% restando quindi un aiuto valido per chiunque voglia restaurare la proprio abitazione quest’anno.

Foto: Andrea Segliani

Novità per il 2025 e i bonus ancora attivi

Ricordiamo che per i lavori in casa nel 2025 non è attivo solo il Bonus ristrutturazione, ma puoi usufruire anche dell’Ecobonus³ (che, però, non è legato al Bonus mobili). L’Ecobonus fino allo scorso anno aveva percentuali di detrazione differenziate tra lavori più importanti (incentivati al 65%) e più leggeri (al 50%).

Da quest’anno, invece, anche l’Ecobonus ha una doppia percentuale di detrazione a seconda del tipo di abitazione: prevede il 50% per le abitazioni principali e il 36% per le seconde case. L'Ecobonus 2025 copre una serie di interventi che hanno lo scopo di migliorare dell'efficienza energetica degli edifici, tra i quali l’Isolamento termico, la sostituzione di infissi e serramenti, l’installazione di impianti di climatizzazione invernale e/o estiva ad alta efficienza, l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, ecc.

Restano invariati i massimali di spesa detraibile dell’Ecobonus che variano a seconda dei lavori, si va dai 100.000 euro per i lavori di riqualificazione globale ai 60.000 euro per la sostituzione degli infissi. Dal 2025 non sono più incentivabili le caldaie alimentate esclusivamente a combustibili fossili.

Nel 2025 è ancora attivo anche il Bonus barriere architettoniche⁴ che prevede una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi che hanno come obiettivo l'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti. L’importo massimo detraibile varia:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti con entrate autonome
  • 40.000 euro moltiplicati per il numero delle piccole unità immobiliari plurifamiliari da un minimo di 2 a 8 unità
  • 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari in edifici condominiali più grandi, a partire da più di 8 unità.

La detrazione Irpef del Bonus barriere architettoniche viene corrisposta in tempi più brevi, con 5 rate annuali di pari importo.

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