Come togliere la muffa: guida pratica per riconoscerla ed eliminarla
1. Prevenire il rischio di muffa
Impara a riconoscere i segnali di rischio e i primi segni di muffa, e a prevenirla con semplici azioni quotidiane, dalla ventilazione corretta al controllo dell'umidità.
2. Identificare la presenza di muffa
Scopri i metodi per verificare la presenza di muffa sui muri e individuare il problema prima che diventi serio.
3. Come eliminare la muffa
Trova il metodo più adatto per togliere la muffa dai muri e altre superfici in base all'estensione del problema, e previeni la sua ricomparsa.
1. Valutare il rischio di muffa
Spesso siamo proprio noi, senza accorgercene, a favorire la formazione della muffa con abitudini quotidiane scorrette.
Ventilazione inadeguata, riscaldamento non ottimale o disposizione errata dei mobili possono creare l'ambiente ideale per la proliferazione della muffa.
Prova a rispondere alle domande che trovi di seguito per capire quanto la tua casa è esposta al rischio di muffa.
Riscaldi e arieggi la tua casa in modo corretto e a sufficienza?
Ventilazione e riscaldamento scorretti o insufficienti sono tra le cause principali della formazione di muffa. Arieggiare in modo corretto aiuta a eliminare l'umidità in eccesso nell'aria e a mantenere sano il clima all’interno di casa.
Il modo migliore di ventilare è farlo in modo regolare, aprendo le finestre più volte al giorno per pochi minuti, o disporre di un sistema di ventilazione meccanica (VMC) che garantisca un ricambio d’aria costante.
Se hai stanze senza finestre come un bagno cieco, dotale di un buon sistema di ventilazione, e controlla che sia sempre pulito e funzionante.
Si forma spesso condensa sui vetri o sui davanzali delle finestre?
La condensa è un segnale d'allarme: compare spesso quando la ventilazione non è corretta o quando c'è troppa differenza di temperatura tra interno ed esterno.
Fai attenzione in particolare alle finestre per tetti: la loro posizione le rende più esposte, quindi tendono a raffreddarsi più rapidamente e sono più soggette alla formazione di condensa.
Anche se la condensa sui vetri non è un pericolo immediato per la salute, può portare alla formazione di muffa, in particolare sui davanzali. La soluzione per prevenirla? Ventilare in modo regolare, almeno tre o quattro volte al giorno.
Ci sono dei mobili grandi posizionati contro pareti esterne?
Un dettaglio spesso sottovalutato è la posizione dei mobili in casa: se un mobile grande, come per esempio un armadio, non è posizionato correttamente, può favorire la comparsa della muffa e rendere difficile individuarla.
Infatti, se armadi e altri mobili voluminosi sono addossati alle pareti esterne, bloccano la circolazione dell'aria: il risultato è che la parete non si riscalda a sufficienza perché l’aria calda non riesce a raggiungerla, si forma la condensa e la muffa trova l’ambiente ideale per svilupparsi
C’è sempre molta umidità in casa o in alcune stanze?
La muffa ha bisogno di una cosa per formarsi: l'umidità.
Quando il livello di umidità è sempre molto alto e supera il 70%, il rischio di sviluppo di muffa aumenta in modo significativo, ed è particolarmente rischioso in ambienti come camere da letto, soggiorni e camerette dei bambini.
Attenzione ad alcune abitudini come stendere il bucato in casa o tenere troppe piante nella stessa stanza, fattori che possono far aumentare l’umidità.
2. Riconoscere la presenza della muffa
Ecco come puoi riconoscere i segnali principali della presenza di muffa in casa:
- odore persistente e sgradevole di muffa: se anche dopo aver ventilato percepisci odore di umidità o di qualcosa di stantio, è probabile che ci sia della muffa sulle pareti o in altri punti della casa
- macchie scure o nere sulle pareti: la muffa sui muri si manifesta spesso con segni o macchie scure, in particolare negli angoli delle stanze o dove si formano ponti termici, ad esempio in corrispondenza dei davanzali o dietro i mobili più grandi
- problemi respiratori: se la muffa si è già diffusa può provocare reazioni allergiche, tosse o altri disturbi respiratori. Se noti questi sintomi e non sai ricondurli a una causa specifica, potrebbe essere un segnale di presenza di muffa nell’ambiente.
3. Come testare la presenza di muffa
Nonostante le precauzioni, può capitare che le spore di muffa si sviluppino in casa. Esistono diversi tipi di test per verificare la presenza di muffa, anche senza l’intervento di un esperto.
Dato che la muffa non è sempre riconoscibile a prima vista, puoi usare un test per individuarla.
A seconda del tipo di test, puoi scoprire la presenza di muffa, misurare il livello di contaminazione da spore dell’aria, e anche individuare il tipo di muffa.
Ecco i test più comuni:
Test della muffa con terreno di coltura
Questo metodo prevede l’utilizzo di piccoli contenitori con un terreno di coltura da posizionare in più stanze.
Le spore di muffa presenti nell’aria si depositano sul terreno di coltura e, nel giro di qualche giorno, formano colonie visibili. A seconda del test, puoi analizzare i risultati da te o inviarli a un laboratorio per una valutazione più approfondita.
Il test su terreno di coltura è molto diffuso ed è adatto in particolare se la muffa non è ancora visibile.
Test della muffa con strisce reattive
Conosciuto anche come test del tampone, usa una striscia reattiva per prelevare un campione dalla superficie sulla quale si sospetta la presenza di muffa.
Dopo pochi minuti, il test mostra se sono presenti spore di muffa nell’aria. È un test pratico e veloce, ma la striscia non reagisce a tutti i tipi di muffa e quindi potrebbe non rilevarne alcuni tipi.
Test della muffa con campione di polvere
Il test sul campione di polvere richiede un contenitore da applicare a un aspirapolvere per raccogliere la polvere presente in casa.
Il campione raccolto viene inviato a un laboratorio, dove le eventuali spore di muffa vengono coltivate e analizzate: è quindi un test che richiede un intervento esterno.
Se la presenza di muffa è già evidente o è necessario un esame più dettagliato, è consigliabile rivolgersi a un professionista che potrà effettuare ulteriori test.
4. Come togliere la muffa dai muri e altre superfici
Se i test confermano la presenza di muffa o la muffa sui muri è già visibile, è importante agire subito per toglierla, con soluzioni diverse a seconda del tipo e della gravità del problema:
- muffa superficiale: puoi togliere la muffa dalle pareti e da altre superfici come metallo, ceramica o legno verniciato usando un normale detergente domestico o un prodotto antimuffa naturale come il bicarbonato di sodio. Dopo la pulizia, strofina l’area con un panno imbevuto di alcol etilico, e lascia asciugare completamente
- piccole macchie di muffa superficiali: usa i prodotti specifici antimuffa che trovi in commercio. Ricorda però che anche se le macchie scompaiono, è possibile che sia presente un’infestazione più profonda: controlla con regolarità l’area trattata e chiama un esperto se la muffa continua a ripresentarsi
- aree estese: se la muffa copre una superficie superiore a mezzo metro quadrato, fai intervenire un professionista. In questi casi, l’eventuale carta da parati sulle pareti va rimossa per togliere la muffa dai muri sottostanti.
Come togliere la muffa dai muri e come prevenirla? Qualunque sia il metodo che sceglierai per togliere la muffa, la cosa più importante è individuare perché si è formata la muffa e risolvere il problema: in questo modo potrai prevenire la sua ricomparsa e proteggere la tua casa e la tua salute.