Un edificio da recuperare e a cui ridare vita
Nel quartiere Gallaratese, nella periferia nord-ovest di Milano, un edificio in cemento armato rimasto inutilizzato per oltre quindici anni e con alta presenza di amianto è stato trasformato in un nuovo Punto Luce di Save the Children a Milano. L’intervento risponde al bisogno urgente di spazi educativi e sicuri, per contrastare la povertà educativa e contribuire a migliorare la qualità della vita dei bambini, degli adolescenti e delle loro comunità.
L’edificio che ospita il nuovo Punto Luce di Save the Children a Milano - il terzo in città dopo quelli di Giambellino e Quarto Oggiaro - è un progetto che dimostra come la collaborazione tra organizzazioni del sociale, progettisti e aziende possa avere un impatto reale sulla vita delle comunità.
Quello che era un luogo abbandonato è oggi uno spazio accogliente e luminoso, dove studiare, crescere e socializzare.
La scelta della luce naturale: il punto di vista del progettista
Il progetto architettonico ha previsto la trasformazione del vecchio edificio in una nuova struttura dal design innovativo, sul cui tetto sono state inserite alcune finestre per tetti piani VELUX. A firmare il nuovo Punto Luce lo studio AOUMM, con un team guidato dall’architetto Luca Astorri.
Come ha spiegato lo stesso Astorri, l’obiettivo era creare un’illuminazione che interpretasse il nome Punto Luce: non un dettaglio tecnico, ma un elemento identitario che rendesse riconoscibile e unico lo spazio.
“Questo intervento si sviluppa su un edificio preesistente, in cemento armato con alta presenza di amianto, non utilizzato da 15 anni. Abbiamo prima effettuato una bonifica importante, poi la demolizione. Nella collaborazione partecipata per il design di questo Punto Luce abbiamo voluto reinterpretare il nome stesso, creando all’interno dello spazio una luce il più armoniosa possibile. Il disegno prevede un anello fluido con sezione variabile, e grazie agli studi condotti insieme a VELUX abbiamo progettato e realizzato un’illuminazione naturale morbida e dinamica, che accompagna la curvatura delle pareti e permette alla luce di correre lungo tutto lo spazio”.
Foto di Andrea Segliani
Luce e benessere per l’apprendimento e la socialità
La presenza della luce naturale all’interno di uno spazio educativo non è solo una scelta estetica, ma un fattore determinante per il benessere di bambini e adolescenti. Diversi studi dimostrano che la luce influisce positivamente sull’umore, sulla concentrazione, sulla capacità di apprendimento e sulla socialità delle persone, soprattutto quelle più giovani.
In un luogo come il nuovo Punto Luce, questi benefici si traducono in un ambiente che sostiene lo studio, la creatività e le relazioni tra i ragazzi.
La luce diventa così parte integrante del percorso educativo: aiuta i più piccoli a sentirsi accolti, accompagna le attività didattiche e favorisce le relazioni. In questo modo, lo spazio risponde al duplice obiettivo di Save the Children: contrastare la povertà educativa e offrire un futuro migliore alle nuove generazioni.
Come sottolineato da Marco Soravia, Market Director di VELUX Italia, il nuovo Punto Luce rappresenta un vero e proprio investimento sul futuro delle nuove generazioni, uno spazio in cui le giornate e le stagioni sono scandite dalla luce naturale.
“Il ruolo della luce naturale in un edificio come questo è importantissimo perché la luce ha anche un impatto sulla psiche e sulla socialità delle persone. Ci fa estremamente piacere che questa architettura sia dedicata ai bambini e agli adolescenti, perché è uno spazio vivo che la luce anima ulteriormente. È bello sapere che i ragazzi del quartiere potranno usarlo per studiare, crescere e socializzare: questa è forse la parte più importante, perché significa investire sul futuro”.
Il nuovo Punto Luce al Gallaratese rappresenta un esempio concreto dei progetti che VELUX sostiene nel mondo: iniziative capaci di migliorare la qualità della vita dei bambini e delle comunità. Una missione che da sempre fa parte del DNA dell’azienda. Scopri di più su velux.it/progetti.